Presidente UNACO Angelo Grimaldi
L'Unione Nazionale Costruttori chiede al governo di modificare alcuni punti del decreto Cura Italia. Pubblichiamo la nota in cui il presidente Grimaldi spiega le motivazioni del disaccordo:
I nostri collaboratori trascorrono in azienda circa un terzo della settimana lavorativa, pertanto riteniamo ingiusto inquadrare il contagio da Covid19 come infortunio sul lavoro. La nostra etica, il rispetto per la persona e il riguardo verso la salute di ognuno dei nostri collaboratori, viene prima di ogni dinamica aziendale. Sentiamo quindi il dovere di esprimere il nostro disaccordo e inviare una proposta di modifica all'articolo contenuto nel decreto "Cura Italia" varato dal governo, che classifica come infortunio sul lavoro, l'infezione da Covid19.
Il motivo per cui consideriamo il provvedimento non adeguato, è che secondo noi, che viviamo in prima linea le criticità di questa situazione, non sarà facile accertare il contagio sul posto di lavoro e addirittura potrebbe essere l'esatto contrario, in quanto l'addetto contagiato, potrebbe contrarre il virus fuori orario e portarlo all'interno dell'ambiente lavorativo, di conseguenza potrebbero crearsi quelle condizioni che potrebbero compromettere la produzione contagiando i colleghi.
La nostra richiesta è che il contagio si classifichi come caso di "Malattia" e non "Infortunio" e la conseguente non iscrizione nel registro degli infortuni.
Redazione