Il Governo prende qualche giorno in più per mettere a punto l'impianto della manovra economica. Rispetto alla data del 27 settembre, nel vertice a palazzo Chigi appena concluso, si è deciso di portare la nota di aggiornamento al Def, lunedì 30 settembre in Cdm. Si proseguirà sino alla definizione della manovra di bilancio, attesa nel Consiglio dei ministri del 15 ottobre. Un momento delicato per il nuovo Governo che è sotto l'occhio attento della Commissione europea. Ricordiamo che l'anno scorso la Commissione bocciò la previsione del Governo gialloverde che voleva portare il deficit al 2,4%, dopo Il braccio di ferro fra Roma e Bruxelles, fu "concessa" la previsione al 2,04%. Il tetto fu rispettato e la procedura d'infrazione contro l'Italia scongiurata per un soffio. I margini in cui muoversi sono molti stretti, ma intanto il vice ministro all'Economia Antonio Misiani, conferma che il deficit 2019 dovrebbe attestarsi al 2%. Per quanto riguarda il 2020, continuano i lavori sulla revisione della spesa e sulle ipotesi di sfoltimento delle agevolazioni fiscali. E' previsto inoltre, un pacchetto di misure anti-evasione per reperire le risorse in manovra, tra cui l'introduzione di incentivi per l'uso delle carte elettroniche e l'inserimento di alcuni tributi nella bolletta elettrica, come avviene con il canone Rai. Quasi certo il mantenimento degli 80 euro introdotti a suo tempo da Renzi, di Quota 100 e del Reddito di cittadinanza, probabile introduzione del taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti.
Francesca R. Coluzzi
