VIMINALE: Nuova direttiva sulle scorte

VIMINALE: Nuova direttiva sulle scorte

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha firmato una nuova direttiva sulle scorte. Il provvedimento mira a razionalizzare le misure di protezione esistenti e a fornire criteri più stringenti nella valutazione di interventi per la tutela personale dei soggetti. L'obiettivo è rendere più efficiente il servizio sia per personale impiegato, che per risorse utilizzate. Competenti a decidere sulle scorte sono appositi uffici all'esito dei riscontri informativi. Si tratta di atti amministrativi e non politici.

Al 1° giugno 2018, secondo il Viminale, le misure per le tutele personali ammontavano a 618, con l'impiego di 2.218 donne e uomini delle forze di polizia, oltre a circa 230 agenti utilizzati per le cosiddette vigilanze fisse ad abitazioni e luoghi di lavoro, 434 le auto blindate fornite, 266 le vetture non specializzate. Esattamente un anno dopo al 1° giugno 2019, all'esito di un primo intervento che ha portato ad una razionalizzazione dell'esistente, le misure di sicurezza sono 569 con un calo di circa il 9% del numero di agenti utilizzati sia per le scorte personali che per le vigilanze fisse. Per l'esattezza 2.015 le unità delle forze di polizia impiegate (203 in meno rispetto a dodici mesi prima), oltre a 211 per le vigilanze fisse, 404 le vetture blindate e 234 le non specializzate. Per quanto riguarda le regioni: la parte del leone è del Lazio con 209 tutele nel 2018 e 173 nel 2019 e subito dopo la Sicilia con 142 nel 2018 e 124 nel 2019.

"Siamo impegnati per garantire la massima tutela per chi è davvero a rischio, ma siamo determinati a recuperare centinaia di donne e uomini delle Forze dell'Ordine per assicurare la sicurezza a tutti gli altri cittadini", ha dichiarato il ministro Salvini.


Redazione


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