Di Maio accelera verso i 9 euro del salario minimo, l’OCSE frena

Di Maio accelera verso i 9 euro del salario minimo, l’OCSE frena

Riunione d' urgenza convocata a palazzo Chigi da Di Maio, che incontra prima i ministri del M5s, per affrontare il dossier sul salario minimo e poi nel pomeriggio incontra la presidente della commissione Lavoro del Senato, Nunzia Catalfo, prima firmataria del disegno di legge sul minimo salariale e la viceministra all'Economia Laura Castelli con cui fare il punto su questo dossier all'esame della commissione di Palazzo Madama. "Il governo va avanti, noi non tradiamo la parola data ai cittadini. Siamo leali e dobbiamo completare punto dopo punto tutto il contratto di governo", ha dichiarato Di Maio, "Ora il prossimo passo è il salario minimo. Restituire dignità a circa 3 milioni di lavoratori sottopagati. È una legge presente in tanti paesi europei e l'Italia non può restare a guardare", poi aggiunge, "la Flat tax si farà e sarà rivolta al ceto medio" perché l'abbassamento delle tasse è indispensabile e vogliamo rilanciare la nostra economia. Quindi su questo punto avanti come un treno". Ma l'Ocse frena, Andrea Garnero economista del dipartimento Lavoro, durante un'audizione sul tema in commissione Lavoro alla Camera, sottolinea: "Non è soluzione, 9 euro è cifra molto alta - La retribuzione minima non è la soluzione alla questione salariale italiana o ai problemi del mercato del lavoro italiano - E' uno strumento legittimo, interessante, con alcune potenzialità ma anche con alcuni limiti".

L'ISTAT spiega che sarebbe di quasi 700 milioni, precisamente 698 milioni di euro, la ricaduta sulle spesa della P.A. di un salario minimo a 9 euro. I consumi finali delle amministrazioni pubbliche, corrispondenti agli acquisti di beni e servizi da parte dell'operatore pubblico che vanno alle famiglie in forma di trasferimenti sociali in natura, aumentano di 472 milioni, mentre l'incremento degli acquisti per consumi intermedi delle amministrazioni pubbliche è pari a 226 milioni.


Redazione


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