Aree interne, presentati al Masaf primi risultati analisi territoriali per una Strategia nazionale agricola

Aree interne, presentati al Masaf primi risultati analisi territoriali per una Strategia nazionale agricola

Prende forma la Strategia nazionale agricola per le aree interne. Illustrati oggi al Masaf i primi risultati delle analisi territoriali del progetto messo in campo dal ministero dell'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste in collaborazione con Unioncamere. Alla presentazione sono intervenuti il ministro Francesco Lollobrigida, il sottosegretario Luigi D'Eramo e il presidente di Unioncamere Andrea Prete. I dati rappresenteranno la base del lavoro che verrà portato avanti nei prossimi mesi, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Tra le maggiori criticità emerse nell'analisi a cura del Centro Studi dell'Istituto Tagliacarne-Unioncamere restano lo spopolamento, l'invecchiamento della popolazione e una crescita imprenditoriale più lenta e frammentata rispetto ai centri urbani. Tanti però anche i punti di forza: il ruolo da protagonista dell'agricoltura (il 46% delle imprese agroalimentari italiane è situata nelle aree interne dove si concentra oltre il 50% della superficie agricola utilizzata del Paese), la maggiore vocazione al biologico, la maggiore presenza di imprese a conduzione femminile e giovanile (rispettivamente il 25% e il 9,2%). Le aree interne rivestono inoltre un ruolo cruciale per la biodiversità, vi si trova circa il 70% delle superfici boschive nazionali e hanno ampi margini di crescita per quanto concerne il turismo sostenibile.


"Le aree interne sono il cuore dell'Italia e mantenerle vive significa preservare la vitalità di tutto il Paese - ha ricordato il sottosegretario D'Eramo -. L'obiettivo è garantire ai giovani il diritto a restare e mettere in condizione gli agricoltori di continuare ad essere i custodi di questi territori che vantano produzioni agricole di pregio, con una elevata tipicità. Quello che stiamo portando avanti al Masaf è un progetto di lungo respiro ed è importante che sia un lavoro corale con il coinvolgimento degli altri ministeri interessati e di tutti i soggetti coinvolti. L'obiettivo è un modello che parta dall'agricoltura delle aree interne e di montagna e che contribuisca al suo sviluppo".

"L'Unioncamere e le Camere di commercio, da sempre impegnate nel supporto alle imprese, hanno con il Ministero un rapporto molto stretto - ha sottolineato il Presidente Prete - e siamo orgogliosi di poter fornire numeri ed analisi sulle imprese utili per effettuare le scelte politiche nelle condizioni migliori".


Redazione


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