Il Cdm ha approvato il decreto flussi in materia di immigrazione. Ad annunciare il provvedimento è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, insieme al ministro Tajani e al ministro Calderone. Il decreto contiene "disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali". Un decreto che affronta i diversi aspetti della politica migratoria e intende reagire contro l'illegalità, contrastandola e contrastando chi usa l'immigrazione per fare business. Il ministro Tajani ha sottolineato che nel decreto viene inserito l'obbligo di fornire impronte digitali per gli stranieri che chiedono il visto nazionale che invece oggi è previsto solo per i visti Schengen, l'eliminazione dell'obbligo per i consolati di dare preavviso formale del rigetto della domanda di visto; obbligo di verifiche preventive al rilascio del nullaosta o se è già stato rilasciato, prima del rilascio del visto, per i cittadini di Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka, dove le irregolarità sono state più pesanti. Questi Paesi non escono dal decreto flussi, ma nell'immediato il rilascio di visti di lavoro sarà sospeso per consentire verifiche effettive in Italia. La lista dei Paesi potrà essere modificata con decreto del ministro degli Esteri. Per svolgere questo lavoro aggiuntivo verrà assunto nuovo personale al ministero degli Esteri, si tratta di 200 dipendenti di ruolo in più e 50 impiegati a contratto in più.
Redazione