Il Consiglio dei ministri, dopo due ore, termina con un responso prevedibile: il premier Giuseppe Conte impone la linea della revoca all'incarico per Armando Siri. Vittoria dunque per il M5s, che da subito, si era schierato per le dimissioni del sottosegretario leghista. "E' stata una discussione civile e pacata", fanno sapere da fonti di Palazzo Chigi. La riunione è incominciata con un confronto aperto tra il premier Conte e la ministra Bongiorno, che ha difeso il sottosegretario respingendo la richiesta di revoca. Come previsto, il dibattito non ha portato ad alcun conta, come invece si vociferava nelle ultime ore. La Lega incassa il colpo. L'intransigenza del M5S, sottolineata dal ministro Di Maio nella conferenza stampa seguita al Cdm, porta a casa un risultato che appare molto politico, sebbene il ministro non perda occasione in ogni suo intervento, di puntualizzare la questione morale. La Lega fa saper che vuole dare un taglio a liti e polemiche. Le cose da fare sono tante. Ma da qui al 26 maggio tra le due forze di Governo sarà guerra, su ogni tema, all'ultimo voto.
Redazione