CAMERA approva nuovo reato di occupazione abusiva di immobili, previsto il carcere da due a sette anni

CAMERA approva nuovo reato di occupazione abusiva di immobili, previsto il carcere da due a sette anni

La Camera dei Deputati, all'interno del pacchetto di misure introdotte dal ddl sicurezza, introduce una nuova fattispecie di reato: l'occupazione abusiva di immobili destinati a residenza altrui.

La nuova legge recepisce le richieste di associazioni e proprietari che chiedevano maggiori tutele. Con l'articolo 10 della nuova legge introduce anche l'articolo 321-bis del Codice Penale, ovvero la "reintegrazione nel possesso dell'immobile".

Su richiesta del pubblico ministero il giudice competente dispone la reintegrazione nel possesso dell'immobile: nei casi in cui l'immobile occupato sia l'unica abitazione effettiva del denunciante, gli ufficiali di polizia giudiziaria che ricevono denuncia possono ordinare all'occupante l'immediato rilascio dell'immobile e - in caso di diniego - gli ufficiali di polizia giudiziaria possono irrompere all'interno dell'abitazione riconsegnando le chiavi al legittimo proprietario. " La reintegrazione nel possesso perde efficacia se il giudice non emette l'ordinanza di convalida entro dieci giorni" si legge nel disegno di legge approvato in prima lettura dalla Camera.

Altra novità rilevante introdotta dall'articolo 634-bis del codice penale riguarda l'inasprimento delle sanzioni per chi si rende responsabile di occupazioni abusive di immobili, soprattutto in presenza di violenza o minacce. In particolare, chiunque occupi o detenga senza titolo un immobile destinato a residenza altrui, o impedisca ai legittimi proprietari o detentori di rientrare nella propria abitazione, può essere condannato a una pena detentiva che varia dai due ai sette anni di reclusione. Questa elevata cornice sanzionatoria sottolinea l'intento del legislatore di contrastare in maniera severa un fenomeno spesso associato a situazioni di disagio sociale, ma che, in alcuni casi, si è trasformato in una vera e propria piaga legata alla criminalità organizzata o a gruppi che sfruttano l'occupazione a fini speculativi. La legge non si limita a punire chi occupa abusivamente un immobile con l'uso della forza, ma estende la punibilità anche a chi si impossessa dell'immobile attraverso l'inganno o l'uso di artifizi. Ciò comprende, ad esempio, il caso di soggetti che, pur non utilizzando direttamente la violenza, approfittano di situazioni di vulnerabilità o di scarsa vigilanza per prendere il controllo di una proprietà altrui. Anche il passaggio di mano dell'immobile occupato, tramite cessione o vendita a terzi, rientra nella sfera di punibilità. Questo mira a colpire in modo particolare il fenomeno delle occupazioni che diventano oggetto di speculazione, in cui immobili occupati illegalmente vengono ceduti in cambio di denaro o altre utilità, creando un mercato illecito e penalizzando ulteriormente i legittimi proprietari. L'articolo 321-bis, inoltre, introduce una procedura che consente alle forze dell'ordine di agire in maniera più rapida per lo sgombero degli immobili occupati, su ordine di un giudice. Questa disposizione rappresenta un significativo potenziamento degli strumenti a disposizione delle autorità. In passato, i processi di sgombero potevano essere lunghi e complicati, lasciando i proprietari privi del loro immobile per lunghi periodi, anche in presenza di una sentenza di sfratto. Con l'introduzione di questa misura, l'obiettivo è quello di accorciare i tempi di esecuzione, consentendo un intervento tempestivo che riduca i disagi per i proprietari e ripristini rapidamente la legalità. Tuttavia, l'autorizzazione del giudice rimane una garanzia fondamentale, in quanto tutela il diritto alla difesa e il corretto svolgimento delle procedure giudiziarie. Non sono mancate le critiche della sinistra che sul tema occupazioni abusive si è sempre presentata molto indulgente, finanche a giustificare gli atti illeciti degli occupanti; Laura Boldrini ha definito la norma "liberticida" verso chi protesta per i propri diritti, includendo anche gli attivisti ambientalisti. Puntuali anche le proteste dei rappresentanti di Alleanza Verdi e Sinistra e del Movimento 5 Stelle; Angelo Bonelli ha definito la misura una "minaccia alla democrazia".

Redazione


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