"Madri allontanate dai figli, così la Pas autorizza prelievi coatti", un evento organizzato dalla deputata Stefania Ascari con la collaborazione di Giada Giunti, una mamma alla quale è stato allontanato il figlio 6 anni e Giuseppe Rosa, Krizia bellotti. Numerosi i relatori presenti, l'onorevole Veronica Giannone, le deputate Dariana Sarli e Rossella Muroni in collegamento da remoto.
E' stato letto dalla deputata Ascari un contributo inviato dal giudice Fabio Roia, Presidente Vicario del Tribunale di Milano. I relatori avvocati Antonio Voltaggio, Carlo Priolo, Alessia Sorgato, Sara Fiorino, Giacomo Tranfo, Donatella Bussolati. Il responsabile nazionale della associazione il Coraggio onlus di Milano, Stefano Maioli. La giornalista Silvia Mari della agenzia di stampa Dire "una maternità non si misura con un termometro" ha così dichiarato nel suo intervento.
Ha inviato un video messaggio la giornalista d'inchiesta Raffaella Regoli, volto noto anche nel programma di Mario Giordano "Fuori dal Coro"; la Regoli con il programma di Giordano da anni si occupa di casi di allontanamenti, come anche i più recenti. Hanno raccontato la loro terribile storia madri venute da tutta Italia, alcune senza potersi mostrare. Una commozione anche nel pubblico nel sentire certi racconti.
Abbiamo sentito a margine l'avvocato Carlo Priolo.
Avvocato Priolo lei ha partecipato all'evento sugli allontanamenti dei figli dai genitori, ma non ha parlato pur essendo tra i relatori. Una scelta?
In parte una scelta ma primaria l'esigenza di consentire alle "mamme coraggio" d'Italia, che con smisurate sofferenze come pure prive di risorse, al punto di non potersi pagare il costo del viaggio, sono giunte a Roma da molte città d'Italia con mezzi di fortuna per poter narrare tutte unite, forse per la prima volta in un contesto così autorevole, le loro storie di orrori inconcepibili, di mutilazioni che i loro figli hanno subito e subiscono nel corpo e nell'animo, cancellate per sempre le loro infanzie ed adolescenze.
Lei si interessa ormai a tempo pieno da più di 10 anni dei "sequestri di Stato", come lei li chiama, ma suscita amori esaltanti e odi feroci. Ed allora?
Allora ci dobbiamo chiedere perché il fenomeno degli allontanamenti illeciti dai genitori biologici ed affidi illeciti, che è bene sottolinearlo costituisce un vilipendio ai principi fondamentali della Carta costituzionale, cancella la forma repubblicana dello Stato, decapita i valori della democrazia e della libertà, legittima il dominio di tiranniche oligarchie, non viene risolto?
Perché verrebbe compromesso l'imperante e generalizzato potere del Corpo della Magistratura italiana, di cui tutti parlano da 40 anni senza soluzione di continuità, e della gran parte della struttura burocratica del Paese, un apparato pubblico allargato sviluppato per dimensione e volume dalla costituzione delle Regioni (1968 - 1972), dal decentramento anni 1978 e seguenti con una espansione vertiginosa del debito pubblico e con un esercito di personale pubblico di circa 4 milioni di soggetti, i quali come direbbe Merton costituiscono la forma migliore della "incapacità addestrata" con produttività lavorativa vicina allo zero. Anzi è facile riscontrare che in tutti i moderni dibattiti si indica nel "burocratismo" l'ostacolo principale alla attività d'impresa. Si creerebbe una rivoluzione non violenta, ma più salvifica della stessa Rivoluzione francese che per l'epoca ha contabilizzato 2,5 milioni di morti e poi abbiamo avuto la restaurazione.
Quindi lei che propone?
Ora se la soluzione non appare così drammatica per le casse dello Stato, essendo a costo zero, pur decurtando di circa 20 miliardi l'anno i ricavi delle multinazionali del supremo interesse del minore, occorre valutare che il livello di analisi del fenomeno dei "sequestri di Stato" va elevato sul piano internazionale, anzi in quello della osannata globalizzazione, ridimensionata dalla guerra Ucraina / Russia che ha di nuovo diviso il mondo in due blocchi.
Si tratta di un sistema planetario di negazione del femminile, della riduzione della donna a mera funzione generatrice, parallela al commercio globale dei bambini, alla decapitazione delle esigenze sessuali femminili con le diffuse pratiche delle mutilazioni genitali, con la cancellazione del desiderio della donna, che pur se accettato per finzione è condannato in pectore; la giustificazione degli stupri, l'occultamento generalizzato dei maltrattamenti, le indegne prevaricazioni contro la donna con il coinvolgimento criminale dei figli, con l'indecorosa attività punitiva da parte delle stesse donne, poste in posizione di comando, che sanzionano le loro pari introiettando la mentalità del maschio. Assistiamo ad un rosario indecente senza distinzioni tra i potenti del mondo, uniti da un terroristico silenzio, che si contendono il primato nel declamare che ogni agire è nell'interesse dei cittadini, accusando la parte avversa di essere causa delle lotte fratricide e dei mali del mondo, lasciando i servi della gleba così come erano pur confortati da poter comprare un frigorifero o l'auto al mercato dell'usato.
I governi italiani dopo la stagione di mani pulite sono stati e sono in assoluto i campioni del mondo per aver inventato le quote rosa, le pari opportunità, i governi con parità di sesso tra i ministri, l'aspirazione che una donna salga al Quirinale. Si sono classificati i primi ad accogliere senza se e senza ma i disperati di terre devastate da guerre tra etnie presenti nello stesso territorio, che hanno avuto la possibilità di risparmiare del denaro per affrontare i viaggi della speranza verso una terra promessa che per i sopravvissuti è stata a dir poco una delusione.
La tratta dei bambini, la compravendita di merce umana (donne e bambini), le macellerie planetarie dove si sezionano i bambini dei poveri per i pezzi di ricambio dei bambini dei ricchi sono pratiche millenarie che affondano nella notte dei tempi e i "sequestri di Stato" in Italia sono come la "conchiglia più bella, mentre il grande oceano della verità si stende ignoto tutt'intorno" (Newton).
Quindi non c'è soluzione?
Certo, appare innegabile come il fenomeno degli allontanamenti ed affidi illeciti non trovi una soluzione. Prima dei fatti di Bibbiano si poteva sostenere che non era conosciuto pur se era iniziato con il famoso Forteto. E' vero che i fatti di Bibbiano sono stati pericolosamente occultati riducendolo ad un evento unico del tutto episodico. Anzi, i soggetti coinvolti avrebbero sostenuto che esaltare Bibbiano costituiva un pericolo per le Istituzioni, in particolare per l'attività valorosa delle assistenti sociali che si prodigano con impegno ed abnegazione al servizio per i cittadini nel supremo interesse dei minori e del Magistrato giudicante. Poi, nonostante il tentativo fallito di occultare, la verità del fenomeno dei "sequestri di Stato" ha inondato ogni contesto del Paese: Parlamento, associazionismo genuino, piazze, denunce di intellettuali, prese di posizione di studiosi di scienze sociali, favorendo la graduale consapevolezza di quella parte dell'opinione pubblica, attonita ed incredula, che ha preso cognizione della vastità della "malattia mortale". La malattia dello spirito, del sé, la malattia che fa desiderare la morte pur tenendo sempre in vita, pur condannando sempre alla vita. Per questo la disperazione è per la morte, è a servizio della morte senza essere mortale, fa vivere la morte senza concedere la morte (Soren Kierkegaard). Peraltro, nonostante il persistente silenzio dei Governi passati e presenti, le colpevoli condotte di pubblici ministeri e giudici, il fenomeno ha continuato a dilagarsi e le azioni criminali contro i bambini strappati con atti di aggressioni violente e feroci sono aumentate di intensità quasi a costituire una sfida alla potenza liberatrice della verità.
Siamo senza speranza?
"Spes contra spem" "la speranza contro la speranza". " Egli ebbe fede sperando contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza. (San Paolo, Lettera ai Romani, 4, 18). Aderendo a una tale interpretazione, l'espressione viene utilizzata per definire l'atteggiamento di colui il quale coltiva una fede incrollabile in un futuro migliore, e non abbandona l'aspettativa, anche quando le circostanze concrete sono così avverse da indurre a credere, al contrario, alla perdita di ogni speranza. Il Processo alle madri coraggio ed ai loro figli non riguarda una ipotesi di reato che deve essere dimostrato con fonti di prova secondo le obsolete procedure del processo penale. E' un processo di Stato organizzato da un ben individuato gruppo, rectius, da una associazione delittuosa collocata in specifiche aree della struttura organizzativa delle Istituzioni che con atti e decisioni già predisposte in ciclostile ha già deciso, ancor prima di ricevere denunce e difese delle vittime sacrificali, la fucilazione di madri e figli nel superiore interesse del minore e della famiglia biologica di appartenenza. Si tratta di una diffusa ideologia statalista che vuole cambiare lo stile di vita delle persone ed imporre il sigillo dello Stato padrone nella vita dei cittadini.
Ma la lunga marcia popolare per la Liberazione è già iniziata e giungerà alla vittoria finale per rendere "Giustizia" alle mamme e ai loro figli che sono il futuro dell'umanità.
Redazione