«Oltre un miliardo di ristori, ma i tempi sono lunghi e, intanto, stiamo perdendo una parte di tessuto produttivo». L'allarme arriva dalla Confederazione AEPI- Associazioni Europee di Professionisti e Imprese- che apprende della volontà del Governo di stanziare nuovi contributi e chiede un incontro urgente al sottosegretario al Tesoro, Federico Freni. «Ci sono dei settori completamente fermi da due anni- commenta il presidente Mino Dinoi- e ci riferiamo in particolare al mondo del turismo, della ristorazione, dello sport e dello spettacolo. Senza dimenticare tutto il volontariato. Ben vengano gli aiuti promessi che potranno indennizzare nuovamente i comparti economici maggiormente colpiti dalla pandemia, ma c'è un indotto prezioso e strategico che rischiamo di perdere». Al plauso per l'annuncio di nuove risorse si aggiunge la necessità di far presto. «Già giovedì scorso- ricorda Celestino Bottoni, responsabile Professioni di AEPI- era atteso il varo del nuovo decreto ristori, ma è stato rinviato. E ora il timore è che tutto possa slittare a dopo l'elezione del Presidente della Repubblica. Una previsione per ricevere queste risorse da parte di imprese e professionisti potrebbe essere marzo, ma temiamo sia troppo tardi».
In questi due anni dall'inizio dell'emergenza Covid, AEPI si è fatta interlocutrice con il Governo di una serie di proposte, toccando con mano le esigenze delle imprese e dei professionisti multidisciplinari che rappresenta. Da qui la richiesta inoltrata in via ufficiale al Sottosegretario: «Sappiamo che sta lavorando con grande impegno e siamo disponibili ad un incontro. La fotografia del nostro Paese- conclude AEPI- ci consegna un quadro di grande allarme per tante piccole realtà che non riusciranno più a riaprire. Numeri supportati dallo sfogo quotidiano dei nostri associati».
Redazione